lunedì 24 dicembre 2012

Visita carceri

Sono uscito adesso dal Ferrante Aporti, carcere minorile di Torino: ha un aspetto cupo nonostante la gentilezza della direttrice e del personale. Oggi ci sono 31 ragazzi, ho cercato di ascoltare e ho fatto loro gli auguri. Poco, ma meglio di niente.

Dopo il Ferrante Aporti il carcere delle Vallette. Oggi ci sono 1460 detenuti. Il 60% sono stranieri. Circa 350 tossicodipendenti. 125 le donne. 5 i bambini di meno di tre anni in carcere con le madri.



Dove qualche mese fa c'era un direttore e tre vicedirettori oggi c'è una sola direttrice con funzioni di reggente che fa più di quello che può. Sono stato al terzo piano della sezione B: tossicodipendenti nuovi giunti in terapia metadonica.
Mani che si tendono da dietro le sbarre e chiedono di essere strette, uomini che chiedono di essere ascoltati, persone che non vogliono essere dimenticate.
C'è una ragione antica e profonda se "visitare i carcerati" è una delle sette opere di misericordia.